MESSAGGIO PER LA settimana santa 2024 DEL GRAN PRIORE ECCLESIATICO DELL’ORDINE DI SAN LAZZARO DI GERUSALEMME
(La flagellazione di Gesù, Ignoto scultore trapanese del secolo XVII, gruppo statuario della processione che si svolge a Trapani il Venerdì Santo)
Carissimi Confratelli e Consorelle dell’Ordine Militare ed Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme,
Nella Settimana Santa attraverso i Riti Liturgici nella fede accogliamo Gesù che rende attuale il suo mistero pasquale e ce ne comunica il frutto di salvezza attraverso i sacramenti e soprattutto l'Eucaristia.
La Settimana Santa è allo stesso tempo l’ora della luce e l’ora delle tenebre. L’ora della luce, poiché il sacramento del Corpo e del Sangue è stato istituito come il sacramento dell'amore e Gesù continua ad essere per tutti il pane della vita eterna. L'ora delle tenebre perché si consuma il tradimento di Giuda, c'è il sonno e l'abbandono da parte dei discepoli, il rinnegamento di Pietro, il rifiuto malevolo da parte dei detentori del potere politico e religioso e la sua condanna come un malfattore al supplizio della croce proprio degli schiavi.
Il racconto della passione di Marco sottolinea l’aspetto paradossale del mistero pasquale di Gesù. L’onnipotenza di Dio si manifesta nell’impotenza umana di Gesù, la bellezza del volto di Dio si rivela nel volto insanguinato di Gesù. Nel momento del buio più fitto si svela appieno il mistero messianico di Gesù: egli non è il messia politico e trionfatore ma il Figlio di Dio che salva donando la sua vita per la salvezza dell’umanità.
(Ecce Homo, Ignoto scultore trapanese del secolo XVII, gruppo statuario gruppo statuario della processione che si svolge a Trapani il Venerdì Santo)
La Settimana Santa raggiunge il suo culmine nel “Triduo pasquale” del Signore crocefisso, sepolto e risorto.
Nella Settimana Santa non vogliamo commemorare un morto, ma professare la propria fede in Gesù Cristo morto una volta ma risorto per sempre. Solo Cristo che ha vinto la morte può smuovere la pietra dell'indifferenza sulla tomba delle nostre azioni vuote e farci passare nella Pasqua dalla tristezza alla gioia, dal peccato a una vita di grazia, dall'odio all'amore, dall'egoismo alla solidarietà, dall'indifferenza alla compassione, dalla divisione alla riconciliazione.
La testimonianza di una vita trasformata dall’incontro con Gesù è la missione che Cristo risorto affida ai membri del nostro Ordine.
Domenica delle Palme 2024
+ Michele Pennisi, GCLJ, Arcivescovo Emerito di Monreale
Gran Priore Ecclesiastico dell’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme
MESSAGE FOR HOLY WEEK 2024 FROM THE ECCLESIATIC GRAND PRIOR OF THE ORDER OF SAINT LAZARUS OF JERUSALEM
(The Spoliation of Jesus, Domenico Nolfo, 1772, statuary group from the procession held in Trapani on Good Friday)
Dear Brothers and Sisters of the Military and Hospitaller Order of St. Lazarus of Jerusalem,
In Holy Week through the Liturgical Rites in faith we welcome Jesus who makes present his paschal mystery and communicates to us the fruit of salvation through the sacraments and especially the Eucharist.
Holy Week is both the hour of light and the hour of darkness. The hour of light because the sacrament of the Body and Blood was instituted as the sacrament of love and Jesus continues to be for all the bread of eternal life. The hour of darkness because there is the betrayal of Judas, there is the sleep and abandonment by the disciples, the denial of Peter, the malicious rejection by the holders of political and religious power, and his condemnation as an evildoer to the torture of the cross proper to slaves.
Mark's passion narrative emphasizes the paradoxical aspect of Jesus' paschal mystery. The omnipotence of God is manifested in the human helplessness of Jesus; the beauty of God's face is revealed in the bloodied face of Jesus. At the moment of thickest darkness, the messianic mystery of Jesus is fully revealed: he is not the political and triumphant messiah but the Son of God who saves by giving his life for the salvation of humanity.
Holy Week reaches its climax in the "Easter Triduum" of the crucified, buried and risen Lord.
(The wound in the side, Domenico Nolfo, 1771, statuary group of the procession held in Trapani on Good Friday)
In Holy Week, we do not want to commemorate a dead person, but to profess our faith in Jesus Christ who died once but rose forever. Only Christ who conquered death can move the stone of indifference on the tomb of our empty actions and move us in Easter from sadness to joy, from sin to a life of grace, from hatred to love, from selfishness to solidarity, from indifference to compassion, from division to reconciliation.
The witness of a life transformed by an encounter with Jesus is the mission that the risen Christ entrusts to the members of our Order.
Palm Sunday 2024
+ Michele Pennisi, GCLJ, Archbishop Emeritus of Monreale
Ecclesiastical Grand Prior of the Military and Hospitaller Order of St. Lazarus of Jerusalem