MESSAGGIO DI AVVENTO 2024 DEL GRAN PRIORE ECCLESIASTICO DELL’ORDINE DI SAN LAZZARO DI GERUSALEMME
(L'Annunciazione", Antonello Gagini - 1525 - Museo Comunale Antonio Cordici di Erice, Sicilia)
Carissimi Confratelli e Consorelle dell’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme.
In questo periodo di avvento siamo chiamati ad attendere, preparare, vivere la presenza di Dio con noi, che è «Colui che viene».
La nostra vita è desiderio di bene e, più profondamente, attesa di bene.
La nostra società consumistica ha smarrito il senso dell'attesa, convinti come siamo che nessuno verrà a salvarci e che ciascuno deve badare a sé stesso. Ma è triste una società senza l'Avvento, senza il desiderio di una maggiore giustizia, di una maggiore solidarietà, di una pace più larga e più stabile. Il peccato più grave è non attendere nessuno, vivere nella rassegnazione passiva e nella paura senza una speranza viva nella novità che viene da Dio.
La nostra storia e la vita di ciascuno di noi non attende un futuro incerto che ci riempie di inquietudine, ma attende l’Avvento di Cristo che ci riempie di speranza, virtù che sostiene tutto il cammino della storia fino al suo compimento. La speranza cristiana ci impedisce di guardare alla storia in maniera fatalistica e ci aiuta a vivere il nostro impegno nel mondo con coraggio e con fiducia. Noi cristiani guardiamo al futuro senza timore, perché le radici della nostra speranza affondano nel cuore stesso di Dio.
La nostra non è solo attesa, ma anche memoria di uno che è già venuto nel mistero del Natale che ci apprestiamo a celebrare e certezza della presenza di Cristo che cammina con noi, al nostro fianco.
In questo tempo di Avvento siamo invitati ad alzare lo sguardo e ad aprire il cuore per accogliere Gesù Cristo che salva il mondo dalla solitudine e dalla tristezza, dalla indifferenza e dalla disperazione, dal peccato e dalla morte.
Se il Signore viene - noi siamo chiamati ad andargli incontro.
È tempo di alzarsi dalla pigrizia dell'egocentrismo è di attendere non delle novità frutto di fantasie o di utopie, ma qualcuno che è nuovo: Gesù Cristo speranza del mondo. Di fronte alla certezza di dover comparire davanti al Signore, che ci giudicherà sull’amore, non possiamo vivere una vita affannosa e banale fatta di dissipazioni che ci distraggono e di evasioni che ci alienano, di azioni sterili e di discussioni inutili.
Tempo di attesa, l'Avvento è tempo di gioia perché ogni venuta di Cristo è dono di grazia e di salvezza, ma è anche tempo d'impegno perché ci spinge a vivere il presente come tempo di responsabilità e di vigilanza.
Viviamo insieme l’Avvento nella preghiera intensa, nella carità concreta, nella vigilanza gioiosa e offriamo a tutti il calore della gioia cristiana.
Buon Avvento!
Chiesa Capitolare del Gran Baliato di Sicilia in Monreale, 2 dicembre 2024
+ Michele Pennisi Arcivescovo Emerito di Monreale
Gran Priore Ecclesiastico dell’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme
ADVENT MESSAGE 2024 FROM THE ECCLESIATIC GRAND PRIOR OF THE ORDER OF SAINT LAZARUS OF JERUSALEMM
(The Annunciation, Antonello Gagini, 16th century, Church of Santa Maria del Carmelo, known as ‘del Carmine’, Modica)
Dear Confreres and Consorrels of the Order of St Lazarus of Jerusalem.
In this Advent season we are called to wait, to prepare, to experience the presence of God with us, who is ‘He who comes’.
Our life is a desire for good and, more profoundly, an expectation of good.
Our consumerist society has lost the sense of waiting, convinced as we are that no one will come to save us and that everyone must look after himself. But a society without Advent, without the desire for greater justice, greater solidarity, greater and more stable peace, is sad. The greatest sin is to wait for no one, to live in passive resignation and fear without a living hope in the newness that comes from God.
Our history and the life of each of us does not await an uncertain future that fills us with disquiet, but awaits the Advent of Christ that fills us with hope, a virtue that sustains the whole path of history until its fulfilment. Christian hope prevents us from looking at history in a fatalistic manner and helps us to live our engagement in the world with courage and confidence. We Christians look to the future without fear, because the roots of our hope lie in the very heart of God.
Ours is not only expectation, but also remembrance of one who has already come in the mystery of the Christmas we are about to celebrate, and certainty of the presence of Christ who walks with us, at our side.
In this season of Advent we are invited to look up and open our hearts to welcome Jesus Christ who saves the world from loneliness and sadness, from indifference and despair, from sin and death.
If the Lord comes - we are called to go out to meet him.
It is time to get up from the laziness of self-centredness and to wait not for novelties that are the fruit of fantasies or utopias, but for someone who is new: Jesus Christ, the hope of the world. Faced with the certainty of having to appear before the Lord, who will judge us on love, we cannot live a laboured and banal life made up of dissipations that distract us and evasions that alienate us, of sterile actions and useless discussions.
A time of expectation, Advent is a time of joy because each coming of Christ is a gift of grace and salvation, but it is also a time of commitment because it urges us to live the present as a time of responsibility and vigilance.
Let us live Advent together in intense prayer, in concrete charity, in joyful vigilance, and offer the warmth of Christian joy to all.
Happy Advent!
Chapter Church of the Grand Bailiwick of Sicily in Monreale, 2 december 2024
+ Michele Pennisi Archbishop Emeritus of Monreale
Grand Ecclesiastical Prior of the Order of St. Lazarus of Jerusalem