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RIFLESSIONE SU FEDE E SPERANZA CRISTIANA IN TEMPO DI COVID 19 DELL’APOCRISARIO PRESSO LA SANTA SEDE DEL PATRIARCA GRECO-MELKITA DI ANTIOCHIA
apr 20, 2020
RIFLESSIONE SU FEDE E SPERANZA CRISTIANA
IN TEMPO DI COVID 19
DELL’APOCRISARIO PRESSO LA SANTA SEDE
DEL PATRIARCA GRECO-MELKITA DI ANTIOCHIA
(La Fede, Giotto, 1306, Cappella degli Scrovegni, Padova)
Miei amati fratelli e sorelle dell’Ordine di San Lazzaro,
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,
In questi giorni difficili stiamo attraversando un calvario globale a causa del corona virus che rappresenta un pericolo per la vita umana in diversi paesi del mondo. Potremmo dire che questa catastrofe fa parte di una “terza guerra mondiale combattuta a pezzi” come disse Papa Francesco, in cui il nemico è quasi visibile alla vista umana se non con un microscopio. Panico, paura, indifferenza ed egoismo a causa di questa epidemia si sono infiltrati nel cuore di certe persone.
È una fase difficile, non c'è dubbio, mi ricorda la guerra. Dovremmo reagire con una mossa tattica contro questa tribolazione, e dobbiamo riconsiderare come agire, parlare e prendere la posizione appropriata dopo un discernimento consapevole e responsabile per uscire dalla crisi. Siamo sicuri che alla fine vinceremo su tutte le manifestazioni di questo virus sia umane che sociali.
L'uomo cristiano è abituato ad attraversare crisi spirituali ed interiori e sa per certo che il tempo delle disgrazie, secondo il punto di vista spirituale, è il momento di avvicinarsi a Dio perché Dio non ci lascia soli. Ma a causa della debolezza umana, l'uomo precipita nella valle dell'oscurità e delle ombre della morte, iniziando a porre domande a Dio, come se Dio fosse il mandante di ogni disgrazia. Dio è il Sommo Bene e da Lui non può che arrivare bene e amore per l’umanità.
(La Speranza e la Disperazione, Giotto, 1306, Cappella degli Scrovegni, Padova)
Molti cristiani in questo momento si pongono domande sul perché Dio ha creato questo virus? Perché Dio non ha fermato la diffusione di questa epidemia? Perché Dio ha chiuso le sue orecchie alle preghiere di molti che pregano per la guarigione dei malati? Perché? E perché?
Questo periodo è una fase per accrescere la nostra fiducia in Dio, quindi diventerà un momento di riscoperta della volontà di Dio nella vita umana. Dobbiamo iniziare dalla creazione del mondo per capire meglio: quando Dio ha creato il mondo vide che era “cosa buona” e quando ha creato l'uomo disse che è “molto buono” (Genesi 1:4,10,12,18,21,25,31). Dio ha lasciato all'uomo la libertà di agire e dominare la natura. Siamo nel terzo millennio e l'uomo si è distinto nella sua opera di sabotaggio e demolizione della natura a tal punto che la stessa natura si ribella nelle sue forme più disastrose.
Siamo ancora come bambini nel nostro comportamento con Dio, e vogliamo fare ciò che ci piace, ma quando compiamo un errore, abbiamo bisogno di un capro espiatorio per far cadere l'accusa su di esso, e l'accusa spesso ricade su Dio stesso. È arrivato il tempo in cui l’uomo debba crescere e assumersi la responsabilità liberamente.
(Il Libro del Siracide, 1545)
Dobbiamo ascoltare la scienza dei medici onorati da Dio e ricordati nel libro del Siracide: “Onora il medico come si deve secondo il bisogno, anch'egli è stato creato dal Signore. Dall'Altissimo viene la guarigione, anche dal re egli riceve doni. La scienza del medico lo fa procedere a testa alta, egli è ammirato anche tra i grandi. Il Signore ha creato medicamenti dalla terra, l'uomo assennato non li disprezza. L'acqua non fu forse resa dolce per mezzo di un legno, per rendere evidente la potenza di lui? Dio ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie. Con esse il medico cura ed elimina il dolore e il farmacista prepara le miscele. Non verranno meno le sue opere! Da lui proviene il benessere sulla terra. Figlio, non avvilirti nella malattia, ma prega il Signore ed egli ti guarirà. Purìficati, lavati le mani; monda il cuore da ogni peccato. Offri incenso e un memoriale di fior di farina e sacrifici pingui secondo le tue possibilità. Fa' poi passare il medico - il Signore ha creato anche lui - non stia lontano da te, poiché ne hai bisogno. Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani. Anch'essi pregano il Signore perché li guidi felicemente ad alleviare la malattia e a risanarla, perché il malato ritorni alla vita. Chi pecca contro il proprio creatore cada nelle mani del medico”. (Siracide 38: 1-15)
San Paolo chiese a suo discepolo Tito riguardo l'obbedienza dei governatori: “Ricorda loro di esser sottomessi ai magistrati e alle autorità, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona” (Lettera di San Paolo al Tito 3: 1).
Dovremmo sapere che l’obbedienza ai Medici e ai governatori è equivalente all’obbedienza a Dio, secondo le parole di San Paolo: “Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all'autorità, si oppone all'ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna”. (Lettera ai Romani 13: 1-2). L’esortazione del Apostolo delle Genti ci invita ad armarsi con la saggezza di discernere le nostre azioni che potrebbero ferire noi stessi e gli altri. I governatori devono prendere decisioni efficaci e sagge che aiutino a proteggere operatori sanitari, la gente e i malati.
Dio non lascia solo l’uomo che lo ama, ma lo supporta con la provvidenza divina: “di' al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido». Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge”. (Salmo 91: 2-3). Con questa fede, l'uomo cristiano dovrà affrontare l’avversità e la difficoltà.
(Il Libro del Siracide, illustrazione di Julius Schnorr von Carolsfeld, 1794 –1872)
Il rapporto intrinseco dell’operato misericordioso dei medici e degli infermieri insieme a tutti i mezzi e gli strumenti donati da Dio sono utili per affrontare la crisi che stiamo attraversando. Egli è presente intensamente anche nei tempi di malattia cronica e agisce in silenzio per sostenere coloro che hanno il corpo indebolito, e sono pronti a passare alla vita eterna. Non temiamo: “la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno”. (Salmo 91: 6). Non ci affliggiamo come il resto delle persone che non hanno speranza quando un nostro caro passa alla vita eterna, poiché Cristo non ha guarito tutti i malati ai suoi tempi! Piuttosto cerchiamo la presenza di Dio nella nostra vita personale e quella della comunità e cerchiamo di esplorare il suo piano divino, meditando le Sue parole: “Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome. Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, lo salverò e lo renderò glorioso”. (Salmo 91: 14-15).
Dio ha mandato il Suo Figlio Unigenito Gesù, come intercessore per noi, per guarire le nostre ferite e ogni sorte di malattia. Dio ha anche concesso alla Sua Chiesa molti santi medici come: San Luca Evangelista, San Pantaleon, Sant'Elian AlHomsi, San Giuseppe Moscati, San Riccardo Pampuri con i Santi Cosma e Damiano. È dato loro la grazia di guarire nel nome di Cristo medico. Invochiamo la loro intercessione presso Dio Padre Misericordioso per la salvezza delle anime e dei nostri corpi.
O Signore Gesù, medico curante, accetta il nostro ritorno a te come il figlio prodigo. Ungici con l'olio di pentimento e di guarigione. Aiutaci in questo momento di tribolazione per vincere il nemico della vita. Donaci di vederti in questi giorni e non permettere che questa crisi lasci depositi negativi nella nostra vita una volta sconfitta. Mandaci o Signore il Tuo Arcangelo Raffaele come guida fedele il quale si è rivelato come l’assistente divino del Trono di Dio, vieni nella nostra vita e assistici in questo momento di prova. Ricordati dei malati terminali e dona loro di essere accompagnati dai tuoi angeli sulla terra, dottori e infermieri, e non permettere che trapassino alla vita eterna in solitudine. Abbi misericordia dei Tuoi figli che si sono addormentati, e concedi ai loro famigliari la consolazione. Concedi ai nostri governanti il coraggio e la saggezza di prendersi cura del loro popolo. Ti supplichiamo con umiltà e fiducia di estendere la tua mano destra benedetta e sovrabbondante di guarigione su tutti i tuoi figli malati. Infondi la tua grazia tra i popoli in modo che si amino e cooperino in sinergia tra loro nella pace.
Concedici Signore di scambiare la pace spirituale e baciarci con il bacio santo e abbracciarci fraternamente, Amen.
Ti imploriamo per intercessione di Tua e nostra Madre Maria Tuttasanta, Tu che hai guarito il paralitico, il cieco, la donna emorroissa, la suocera di Pietro, il paralitico, i lebbrosi, i sordi, gli indemoniati, guarisci dal corona virus e da ogni malattia.
O Signore che sei il nostro medico, a Te innalziamo la lode e la gloria, Ti rendiamo grazie a adorazione, e a Tuo Padre misericordioso e Philanthropos, e allo Spirito Santo Buono e Vivificante, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Atavis et Armis!
Archimandrita Chihade Abboud, ChLJ
Apocrisario di Sua Beatitudine Youssef Absi presso la Santa Sede
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