RIFLESSIONE SULL’EUCARESTIA DEL PARROCO ANGLICANO DI PALERMO IN OCCASIONE DEL GIOVEDI’ SANTO
8 aprile 2020
RIFLESSIONE SULL’EUCARESTIA DEL PARROCO ANGLICANO DI PALERMOIN OCCASIONE DEL GIOVEDI’ SANTO

(L’ultima cena, Giorgio Vasari, 1546, Museo Convento di San Marco, Firenze)
Per gli anglicani la santa Eucarestia, il culto principale della Chiesa, è il centro della vita cristiana. Viene celebrata ogni domenica, nei giorni festivi, ai matrimoni, ai funerali ed in tutte le occasioni importanti della vita.
Nella celebrazione della Santa Eucarestia la Chiesa Anglicana ricorda l’ultima Cena, ma non è un rinnovare l’ultima Cena. Quando Gesù all’ultima Cena pronunciò le parole “Questo è il mio corpo” e “Questo è il mio sangue” lo diceva ai discepoli radunati intorno al tavolo. Il sacerdote anglicano non pronuncia queste parole rivolto ai fedeli radunati in chiesa ma a Dio Padre, guardando al cielo.
Per comprendere il significato ed il potere della Santa Eucarestia dobbiamo farci una domanda: qual’è la parte più importante nella celebrazione eucaristica? Che parte ha nella celebrazione della messa la Santa Eucarestia?
La parte più importante non è la lettura della Parola, non è la recita del Credo, non è il sermone. Molti dicono che la parte più importante è la pronuncia delle parole della consacrazione o quando i fedeli ricevono la comunione.
La Santa Eucarestia è un mistero divino. Gli anglicani credono che ciò che accade durante la celebrazione eucaristica è che la vita di Gesù diventa presente o, meglio, noi diventiamo presenti in tutta la vita di Gesù. Tutta la sua vita e tutto il suo amore diventano presenti e noi ci compenetriamo in tutta la sua vita ed in tutto il suo amore.
Gesù, vivente, che insegna, che patisce, che muore, che risorge fra noi e per noi. Nella Santa Eucarestia la vita perfetta di Gesù ed il suo amore sono veramente presenti o, meglio, noi siamo presenti nella sua vita e nel suo amore. Il pane ed il vino sono i segni che Gesù è presente e che noi siamo presenti in Gesù.
Nella Santa Eucarestia noi ci congiungiamo alla storia del Cristo, accaduta una volta e per sempre duemila anni fa, e offriamo quella storia a Dio Padre.
La vita di Gesù ed il suo amore erano il suo culto perfetto.
Nella Santa Eucarestia noi offriamo la vita di Gesù a Dio Padre ed il suo amore come nostro culto perfetto. L’adorazione perfetta del Cristo diventa la nostra adorazione; il ringraziamento di Gesù diventa il nostro ringraziamento; il suo sacrificio per i peccati diventa la nostra penitenza; la sua supplica perfetta diventa la nostra supplica per tutti i nostri bisogni e per i nostri sogni.
Dunque, qual’è la parte più importante della celebrazione eucaristica? Gli anglicani rispondo: noi stessi radunati all’altare!
La parte più importante è che noi cristiani ci congiungiamo alla storia di Gesù, alla sua vita, al suo amore, che diventano la nostra offerta a Dio, Padre Suo e nostro. Crediamo che in questa nostra oblazione, in ogni celebrazione eucaristica, noi siamo uniti con tutti coloro che celebrano ed hanno celebrato la Santa eucarestia nei secoli passati e con coloro che la celebreranno in futuro. E siamo uniti anche con gli angeli e tutti i santi, una folla che non si può enumerare.
La Santa Eucarestia è il nostro privilegio più alto, la nostra gioia, la fonte più ispirata e più profonda della nostra speranza.
Padre Russel Ruffino
Parroco Anglicano di Santa Croce in Palermo