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LE CHIESE ORTODOSSE

giu 23, 2020

LE CHIESE ORTODOSSE

(Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e Papa Francesco)
La seconda grande famiglia di chiese cristiane è quella del Grande scisma del 1054, che ha portato alla separazione tra la Chiesa cattolica latina e quella ortodossa orientale. 

Oggi l’Ortodossia è costituita da numerose Chiese autocefale, tendenzialmente nazionali, che fanno capo ai rispettivi patriarcati: al loro interno, poi, una moltitudine di scissioni con chiese c.d. “canoniche” e “non canoniche”, cioè riconosciute o meno dal Patriarcato di Costantinopoli o di Mosca, spesso conseguenza di tensioni politiche nazionali quando non frutto di inimicizie personali tra vescovi. Molte di esse hanno pure chiese sorelle tornate in piena comunione con la Chiesa Cattolica, pur mantenendo tradizioni e liturgia bizantine.

La Chiesa ortodossa è ora suddivisa negli antichi quattro Patriarcati storici di Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme della Pentarchia (senza il quinto, d'Occidente) e in diverse altre chiese autocefale (delle quali non tutte hanno il rango di patriarcati). Essa ritiene che solo al proprio interno, quindi in via esclusiva, sussista la continuità della Chiesa universale fondata da Gesù Cristo (proprio come lo ritiene, da parte sua, la Chiesa cattolica romana).

Questa comunione di Chiese riconosce un primato d'onore alla sede vescovile di Costantinopoli, costituita come patriarcale dal 381, e definitasi "ecumenica" in un sinodo tenuto a Costantinopoli nel 587, nonostante le proteste romane.

Il patriarcato di Costantinopoli, peraltro, era già stato promosso nella gerarchia delle sede patriarcali da parte del Concilio di Calcedonia del 451, che in un canone, rigettato da Papa Leone I e la cui validità è contestata anche da alcuni ortodossi, concesse «alla sede della santissima nuova Roma, onorata di avere l'imperatore ed il senato, e che gode di privilegi uguali a quelli dell'antica città imperiale di Roma, eguali privilegi anche nel campo ecclesiastico, e che fosse seconda dopo di quella»; Costantinopoli veniva così elevata al di sopra delle sedi di Alessandria e Antiochia, le cui prerogative erano riconosciute a partire dal Concilio di Nicea I (325). Più tardi, con lo scisma del 1054, dal momento che la sede di Roma non era più in comunione con le Chiese unite con quella di Costantinopoli, il primato d'onore - ma non di giurisdizione - venne attribuito da queste ultime a Costantinopoli.
(Teodoro II, Patriarca greco-ortodosso di Alessandria)
Le Chiese ortodosse più conosciute sono la Chiesa ortodossa greca, la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa ortodossa serba, riconosciute dal patriarcato ecumenico di Costantinopoli rispettivamente nell’850, nel 988 e nel 1054. Di queste la seconda è numericamente maggiore. Nel suo complesso, la Chiesa ortodossa, sia euro-orientale sia medio-orientale, ecc., è per dimensioni la terza maggiore confessione cristiana, contando 250 milioni di fedeli in tutto il mondo (di cui 52 milioni nelle chiese cosiddette canoniche di rito bizantino), anche se in larga prevalenza nei paesi dell'Europa orientale, ora per opera dei fenomeni di immigrazione anche diffusa in Europa e in tutto l'Occidente.
(Teofilo II, Patriarca ortodosso della Città Santa di Gerusalemme e di tutta la Palestina, la Siria, l'Arabia, l'oltre Giordano, Cana di Galilea e la Santa Sion)
A partire dal quarto secolo del cristianesimo, quando la Chiesa era denominata "cattolica" nel credo niceno-costantinopolitano e negli atti ufficiali degli imperatori romani (Editto di Tessalonica), anche il termine "ortodossia" entrò nell'uso cristiano, per esprimere l'adesione piena al messaggio evangelico originario di Gesù Cristo trasmesso dagli apostoli, senza le aggiunte, amputazioni e mutazioni delle eresie, e diventa di uso comune per indicare precisamente la Chiesa ortodossa solo a partire dallo scisma d'Oriente del 1054, allo scopo di distinguerla dalla Chiesa cattolica.

L'ortodossia, in senso confessionale, è rappresentata in massima parte da una serie di Chiese nazionali autocefale. Queste hanno un loro sinodo ed un loro Primate e, pur essendo in piena comunione sacramentale e canonica tra loro, agiscono indipendentemente l'una dall'altra dal punto di vista amministrativo. Vi sono anche Chiese autonome o semiautonome che hanno un notevole grado di autogoverno, ma non possono definirsi autogovernantesi innanzitutto perché l'elezione del loro Primate viene formalmente approvata dal Sinodo della Chiesa autocefala da cui dipendono, che in genere è il Patriarcato che le ha generate.
Va tuttavia specificato che non mancano all'interno dell'ecumene ortodossa tutta una serie di situazioni oggetto di controversie giurisdizionali, talora tali da porre in crisi la comunione di qualche particolare realtà. Ciò può dipendere da conflitti legati a svariati motivi. Ci sono casi di controversia per l'autodeterminazione nazionale di un popolo (come nel caso delle Chiese ortodosse estone, ucraina, bielorussa, montenegrina e macedone, che, quindi, per adesso non sono in comunione con le principali Chiese ortodosse), nel caso in cui il relativo Patriarcato, per suoi motivi, non voglia concederla.
(Cattedrale di San Vladimiro a Kiev, sede della Chiesa ortodossa ucraina - Patriarcato di Kiev)
Rispetto alla Chiesa cattolica o Chiesa cattolica romana, la Chiesa bizantina non riconosce, oltre al primato papale di giurisdizione, la dottrina cattolica concernente il purgatorio (che non include le nozioni popolari di fuoco e di luogo), la processione dello Spirito Santo anche dal Figlio, l'Immacolata Concezione, l'Assunzione di Maria e tutte le altre dottrine definite dalla Chiesa cattolica dopo il 1054. 
(Rito ortodosso dell’ordinazione sacerdotale)
A livello pratico, la Chiesa ortodossa pratica in massima parte il rito bizantino, amministra il battesimo per immersione, offre l'eucaristia ai fedeli con pane lievitato e vino in un cucchiaio. Come fanno anche alcune Chiese orientali cattoliche (non necessariamente di rito bizantino), Chiese ortodosse orientali e chiese della tradizione della Chiesa d'Oriente, la Chiesa ortodossa ammette uomini sposati agli ordini del diaconato e del presbiterato, ma non all'episcopato, e non permette il matrimonio ai chierici già ordinati. Sceglie i vescovi fra i monaci, vincolati dal voto di castità.

La Chiesa ortodossa non ha mai definito dogmaticamente il numero ufficiale dei sacramenti, ma in tempi recenti li ha di fatto riconosciuto nel numero di sette (similmente alla Chiesa cattolica), ai quali aggiunge altri riti come la tonsura monastica, la benedizione delle acque, la consacrazione delle icone. In altre parole, la Chiesa ortodossa, a differenza della Chiesa cattolica, non distingue fra sacramenti e sacramentali, distinzione questa conseguente alla scolastica medievale e quindi successiva ai tempi apostolici.

I sette sacramenti, detti anche "misteri" sono battesimo, cresima, eucaristia (comunione), penitenza (confessione), unzione degli infermi, ordine sacro e matrimonio.

La Chiesa cattolica riconosce la validità delle ordinazioni conferite dagli ortodossi, anche dopo la divisione tra le due chiese nel 1054. Al contrario, la Chiesa ortodossa di regola non riconosce i sacramenti amministrati al di fuori di essa, ritenendo che in essa sola sussista la vera Chiesa di Cristo. Talvolta per "economia" vengono sanati atti "sacramentali" compiuti al di fuori della Chiesa ortodossa, ma la regola è l'"acribia" (il rigore).

Nel 1961 la maggior parte delle Chiese Ortodosse ha aderito al Consiglio ecumenico delle Chiese, mantenendo, però, un proficuo dialogo ecumenico con la Chiesa cattolica e la Comunione Anglicana, pur non accettando gli usi e i concetti non tradizionali da loro adottati.

Le Chiese Ortodosse permettono l'ordinazione diaconale e presbiterale di uomini sposati. Sono tenuti al celibato e al voto di castità solo i sacerdoti celibi al momento dell'ordinazione e i monaci. I Vescovi vengono scelti solo tra i presbiteri celibi e tra i monaci.

Gli ortodossi considerano il Papa come il Patriarca d'Occidente con un ruolo di primo piano nel Concilio ecumenico, ma non come capo della Chiesa Universale e Vicario di Cristo.

Particolare il legame del Sud Italia e della Sicilia, in particolare, con l’Ortodossia greca. Quando furono scosse le fondamenta dell’Impero Bizantino, l’Italia meridionale fu lo sbocco naturale verso l’occidente.

A tal proposito va ricordato che dagli inizi del VIII secolo, Puglia, Calabria e Sicilia dipendevano ecclesiasticamente dalla giurisdizione di Costantinopoli.
(San Metodio, Patriarca di Costantinopoli)
Sono di quel periodo San Metodio, nato a Siracusa – al quale è intitolato l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio di Siracusa, fondato nel 1977 come Istituto di teologia per laici e poi Istituto di Scienze Religiose, collegato alla Facoltà Teologica di Sicilia con sede a Palermo –, che si vantava di essere compatriota e cantore di Santa Lucia, fu eletto Patriarca di Costantinopoli nell’842, come anche San Giuseppe l’Innografo, il quale apparteneva alla famosissima Scuola Musicale di Siracusa, scriveva inni in onore di molti Santi Italici e Siciliani (Sikeliotes), contribuendo all’arricchimento dell’Innografia ed Agiografia Greca, celebrato egli stesso come Santo.

Nel X secolo, nella Sicilia bizantina esisteva un solo “Vescovo di Sicilia”, Leone (925) e dopo circa 43 anni Ippolito (968), al posto di due metropoliti, quello di Catania e di Siracusa con quattordici Vescovi.
(San Giuseppe, l’Innografo)
In quest’epoca Roma cominciò a rivendicare i diritti papali sulle provincie ecclesiastiche del Sud Italia, favoriti dall’insediamento e rafforzamento dei Normanni e dalla loro amicizia con il Papa, cosa che limitò i rapporti regolari, politici ed ecclesiastici dei Greci Ortodossi con la Chiesa di Costantinopoli, provocando la scomparsa della Gerarchia Bizantina e la sottomissione del sud Italia e della Sicilia alla Chiesa di Roma, trasformando in una nuova realtà le Provincie ecclesiastiche di rito Bizantino ed tutto l’elemento greco-ortodosso che dal Sinodo di Bari (1098) in poi fu abbandonato da Costantinopoli insieme alla sue Chiese nonostante i suoi rapporti con importantissimi centri monastici dell’Oriente. 
L’Italia Meridionale e la Sicilia offrirono nuovamente ospitalità ai Greci Ortodossi subito dopo la caduta di Costantinopoli, anzi dopo la conquista del Peloponneso e la sua sottomissione ai Turchi.
(Stemma del Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata)
Ecclesiasticamente questo Elemento Greco-Ortodosso giunse all’unione con la Chiesa di Roma e furono organizzate due episcopati (Eparchie), il primo con sede nella città di Lungro in Calabria, ed il secondo nella città di Piana degli Albanesi, che all’inizio si chiamava Piana dei Greci, nome conservato sino agli inizi del XX secolo, realtà bizantine tuttora esistenti, come pure il Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata, detto anche Abbazia Greca di San Nilo, al quale appartengono i monaci basiliani, fondato nel 1004, cinquant’anni prima dello scisma tra Roma e Costantinopoli, e rimasta sempre (unica nel suo genere) in comunione con la sede di Roma.

PATRIARCATI DELL'ANTICA PENTARCHIA

Costantinopoli (Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli)
Alessandria (Chiesa greco-ortodossa di Alessandria)
Antiochia (Chiesa greco-ortodossa di Antiochia)
Gerusalemme (Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme)

PATRIARCATI MODERNI

Patriarcato di Mosca (Chiesa ortodossa russa)
Patriarcato di Sofia (Chiesa ortodossa bulgara)
Patriarcato di Belgrado (Chiesa ortodossa serba)
Chiesa ortodossa georgiana
Chiesa ortodossa rumena
(Cattedrale di Uspenski. conosciuta come “Cattedrale della Dormizione”, Helsinki)
LE ALTRE CHIESE NAZIONALI AUTOCEFALE

Chiesa ortodossa di Cipro
Chiesa ortodossa greca
Chiesa ortodossa polacca
Chiesa ortodossa albanese
Chiesa ortodossa ceca e slovacca
Chiesa ortodossa dell'Ucraina (autocefalia accordata dal patriarcato ecumenico di Costantinopoli ma non accettata dal patriarcato di Mosca)
Chiesa ortodossa in America (autocefalia accordata dal patriarcato di Mosca ma non accettata dal patriarcato ecumenico di Costantinopoli)

CHIESE AUTONOME

Chiesa ortodossa del Monte Sinai (sotto il patriarcato di Gerusalemme)
Chiesa ortodossa finlandese (sotto il patriarcato di Costantinopoli)
Chiesa ortodossa estone (chiesa semi-autonoma sotto il patriarcato di Mosca)
Chiesa ortodossa apostolica estone (sotto il patriarcato di Costantinopoli) (autonomia accordata dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ma non riconosciuta dal patriarcato di Mosca)
Chiesa ortodossa giapponese (sotto il patriarcato di Mosca)
Chiesa ortodossa cinese (sotto il patriarcato di Mosca) 
Chiesa ortodossa lettone (sotto il patriarcato di Mosca)
Chiesa ortodossa ucraina (sotto il Patriarcato di Mosca)
Chiesa ortodossa nordcoreana (sotto il Patriarcato di Mosca)
Metropolia dell'Europa occidentale (sotto il patriarcato di Mosca) 
Arcivescovado ortodosso di Ocrida (sotto il patriarcato serbo ortodosso di Belgrado)

CHIESE SCISMATICHE O IN CONTROVERSIA CON L'ORTODOSSIA

Queste chiese sono dette "resistenti" in relazione a ciò che percepiscono come gli errori del modernismo e dell'ecumenismo delle chiese ortodosse maggioritarie, ma non si ritengono scismatiche.
Non concelebrano la divina liturgia con le principali chiese ortodosse sebbene siano all'interno dei limiti canonici della Chiesa, cioè mantengono la fede ortodossa, la successione episcopale legittima e comunità con continuità storica. Hanno rapporti con i fedeli da tutte le giurisdizioni canoniche e sono riconosciute dalla Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia.

Chiesa greco ortodossa vecchio calendario 
Chiesa ortodossa rumena vecchio calendario
Chiesa ortodossa di Bulgaria vecchio calendario

CHIESE VOLONTARIAMENTE “MURATE”

Queste chiese non sono in comunione con le altre giurisdizioni ortodosse e non si riconoscono fra loro:

Chiesa ortodossa autocefala bielorussa
Chiesa dei genuini cristiani ortodossi di Grecia
Vecchi credenti
Chiesa Ortodossa Essena

CHIESE NAZIONALI IN POLEMICA CON QUELLE “UFFICIALI”

Chiesa ortodossa ucraina - Patriarcato di Kiev
Chiesa ortodossa macedone
Chiesa ortodossa in Italia 
Chiesa ortodossa montenegrina
Chiesa ortodossa bulgara - Sinodo alternativo
Chiesa russo-ortodossa in America

ALTRE CHIESE CHE SI DEFINISCONO “ORTODOSSE”

Chiesa cattolica ortodossa evangelica in America
Chiesa ortodosso-cattolica d'America
Chiesa della Santa Fede dell'oriente cristiano
Chiesa apostolica ortodossa
Chiesa russo-ortodossa antica


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